Un primo Maggio a Berlino

Primo Maggio 2008 a Berlino

Divagazoni di una guida turistica Berlinese con la testa ancora in Italia, 2 anni prima di tutto quello che si muove adesso.

Andare in bicicletta mi è sempre piaciuto tanto.
Da bambino oragnizzavo a tavolino i giri d Europa con tutte le tappe in bici.
La fantasia più bella era la partenza dal Vomero nel silenzio, alle 5 di mattina
Attraversavo la zona flegrea, la domiziana, fino a Gatea, lungo il mare.
Ancora adesso la bicicletta mi ispira tante fantasie
Sogno spesso di trovarmi a Napoli, e correre in discesa per le vie panoramiche, in mezzo al traffico

Il primo maggio è il giorno in cui mi ritornano in mente queste fantasie.
Anche se in bici a Berlino ci vado spesso, il primo maggio è l unico giorno dove sento un vento di libertà..la bici sembra volare….va da sola alla scoperta degli angoli più impensati…….corre velocissima facendomi scoprire ogni volta una città nuova………..una piccola vacanza che non costa nulla,nella mia città.
C´`e un senso di euforia..in ogni strada…….euforia che aumenta all avvicinarsi a Kreuzberg……….Gli elicotteri che ronzano nel silenzio di quartieri addormentati nel giorno di festa.Ogni tanto , bici che vanno..ragazzi, che, si capisce al volo che la meta è la stessa.

Ogni anno è un pó lo stesso rituale, mi trovo a Mitte, dopo il lavoro.Splende sempre il sole tra le nuvole, il cielo ha quei colori primaverili tanto attesi:
Tucholskystrasse, i musei dell isola e poi di colpo L Unter Den Linden , piena di gente, tanti turisti . Poi, il deserto . Dietro la Franzosiche strasse incomincia la parte più bella.Non c´`e una macchina. Mi trovo sulla Kurstrasse, mai sentita prima. Ma puó essere che ogni anno c è una strada nuova?Tutt intorno i “Plattenbauten” con qualche vecchio in canottiera affacciato. Lontano.sempre il grattacielo “Axel Springel “ come punto di orientamento e i casermoni come tante sentinelle della Leipziger.

Che bello!…..La Leipziger la si può sottopassare lungo il fiume: Eccola la famosa Cölln , la Fischerinsel, tra i palazzoni. Qui incomincia lo zigzag tra i “Platten” e le vecchie case. Mensch!! Ma cambia ogni anno! : Neue Roßstrasse, Alte Jakobstrasse..e poi all improvviso: Sebastianstrasse…….ecco la striscia per terra che va a zigzag lungo la strada. Dov è l Est e dove L Ovest ?…i Plattenbauten aiutano un po a capirlo………..i vuoti , i pieni , gli spazi abbandonati, i cantieri deserti, le facciate piatte e pericolanti. Sembra di vedere apparire quel circo , la trapezista, di sentire quelle musiche, quel film che mi ha fatto innammorare di Berlino in bianco e nero. Ecco è tutta una zona in bianco e nero. In queste strade desolate, anche i bambini tedeschi che giocano nei cortili, sembrano scugnizzi: Unter Den Linden è molto lontana!

Poi, all improvviso si rompe la monotonia: Eccoli, finalmente gli alberi fioriti di rosa Ci sono ogni anno, al primo maggio. Lo so, ci sono anche dietro casa mia, ma questi sembrano infiniti e molto più colorati: è un tripudio di rosa, in aria e anche per terra………L asfalto è coperto da petali,un profumo incredibile. Appaiono all improvviso sulla Alexandrinenstrasse e sulla Stallschreiberstrasse. Ce ne sono a centinaia. E ci sono anche le famiglie turche, che guardano dalle finestre, o che caricano le loro macchine per la grigliata::le nonne e i nonni, le giacche eleganti. Come sono diversi, quando li vedi nelle loro strade, con le loro famiglie, davanti alle loro porte. Mi ricordo il primo anno a Berlino, un ritorno a casa alle 5 di mattina sulla U 1 in giorno lavorativo: erano a centinaia.Tutte col velo , nonne e madri che andavano al lavoro,chissà dove, chissá quale.
E mi ricordo la vacanza degli anni 80 avanti e dietro su quella linea.le stesse faccie così diverse da altre…………..Peró allora si fermavano tutte……….avevano un confine invalicabile, c´érano le rulotte, gli accampamenti vicino al muro
Intorno vola sempre l elicottero, il rumore si fa più intenso ma Oranienstrasse è lontana ancora anni luce da qui.

Invece, in effetti è dietro l`angolo. Ci arrivo sempre troppo presto, mi dimentico sempre di girare a destra per vedere la parte più bella: “Engelbecken, “Engeldamm” e poi “Bethanien” per finire a Mariannenplatzt. Lí dietro, nascoste si ammasavano tutte le camionette e i lanciaacqua della polizia, e sul prato :le grandi grigliate, i balli curdi.Tutti a prendere il sole.
Mariannenplatzt è sempre stato il luogo più bello del primo maggio. Me la ricordo nel 96, con le carcasse delle macchine bruciate ancora lì e i cantieri.La Thomas Kirche……….Ma era est o Ovest?. Peccato.Quest anno non sono finito a Mariannenplatz. Sarebbe bello passarci, ..dopo.
Ecco invece la Oranienplazt, e all´improvviso cambia tutto. Ecco il primo concerto..la folla, iPunk, i 40enni duri e puri, alti 2 metri e con la faccia buona,.per me rassicurante. Bandiere Rosse, falci e martello…ma da dove sbucano? Escono solo il primoMaggio per strada? Ma allora ci sono!!
Poi però cambia ancora tutto…Dresdnerstrasse. Una via che non mi è mai piaciuta.mi sembra Beirut, con quel casermone infinito e quei 50 metri di passaggio pedonale.
Mamma mia, mi gira la testa. Sembra quel film di Salvadores, dove il protagonista è una personaggio di videogames…………….musiche orientali, Shisha Bar………il girone dei dannati…..tutto gira vorticosamente,tanta folla
Bisogna posare la bici, prima di rimanere incastrati nella folla: Ecco “Kotti”, si preparano già al concerto e al corteo, non sono in tanti . È ancora presto: conviene andare un pó alla festa.
In effetti la giornata potrebbe finire qui..il bello è passato: folla esagerata!…………100 metri si percorrono in 20 minuti.i soliti coattoni ..cercano solo qualcuno a cui rompere le palle…………li conosco bene.ad Officina 99 erano uguali anche se le loro sorelle non portano il velo. Sembra la fiera della casa.Se non ci fosse un pó di musica carina e qualche happening simpatico. Ecco finalmente Heinrichplatz.si suonano i bonghetti in mezzo a una grande calca. Al Weisser Elefant: ecco gli amici.Che bello, Maria, la vedo solo il primo Maggio, puntuale, una volta all anno e Paolo, anche sempre presente.

Torniamo a Kotti.Il concerto dovrebbe iniziare. Un altro girone dell inferno. Ma perché sono tutti alti 2 metri? Eccoci. La banda bassotti già suona.
Cavolo, quanta gente, quanti compagni, quanti italiani e spagnoli.
Questi momenti li cercavo da tempo: dopo tre mesi di coatti romani delle scuolei: “facce er saluto, daje alle zecche e ai comunisti, ammazzamo i rumeni, puzzano de cipolla”
Le risate davanti ai forni crematori, qundo andiamo a visitare il campo di concentramento di Sachsenhausen , i cori…………le braccia alzate, Alemanno sindaco, la scomparsa della sinistra, vecchi veronesi, quelli dei gruppi di audulti “ma perché da voi a Berlino non c´´e quello schifo che abbiamo noi, tutti questi negri? Vu`cumprà, pedofili, Rumeni?”
“certo che quelli dell est sono proprio come i terroni, allora. Si lamentano solo, invece di scorcairsi le maniche e andare a lavorare”
Eh si, ci vuole proprio un bagno purificatore, in questa giornata.

« Zu Zu Zu atrapartu artè »che ricordi…………….non sapevo che la banda bassotti suonava anche cose del genere….Euskadi, Askatasuna……libertà per i compagni baschi
si alzano le bandiere Basche …”atrapartu artè” non ho mai capito che significa ma mi piace

quante volte ho ballato i Kortatu, alle 6 di mattina in mezzo a migliaia di persone :
San Sebastian, Bilbao, e poi i paesini tra le foreste di pini e il mare.
I vecchi con i baschi in testa…….le 2 bare nella arena dei tori a Deba,.avevano appena ammazzato 2 di loro, la guardia civil.
Bilbao…….le 7 di mattina, davanti al municipio: vecchi , bambini, quella musica dai soffietti striduli e i tamburi.Si alzano i palloncini con la bandiera basca………..escono come robocop dal municipio, la guardia civil ,a sorpresa. Incominciano a sparare proiettili di gomma nel mucchio. E io: che ci facevo? Con quale diritto sfilavo insieme a gente che appoggiava chi metteva le bombe?Certo, non era una cosa ben fatta..oppure?? Esiste un identità………qualcosa che ti avvicina agli altri, al dilà delle politiche locali……
Poi ancora le foreste, le rocce sul mare tutte dipinte a murales, il baccalà al pomodoro
A quando la prossima vacanza in Euskadi??

Insomma: ci si riconosce:.a Berlino come a Bilbao, come a Napoli…a 20 come a 30 come a 40 anni. C`e ancora una differenza tra noi e chi irride l olocausto, chi cambia i libri di storia, chi dimentica la lotta partigiana, chi sfrutta i piú deboli. Chi fa si che si muore a 5 euro all ora sul lavoro

Il concerto finisce….gli amici vanno a Mariannenplatz.Ci andrei anchio ma si è fatto tardi.
Prenderò la bici per andare a casa. Quest anno senza Mariannenplatz e senza corteo.

Ma guarda un pó che coincidenza….il corteo sta passando proprio dove è la mia bici………..
È un invito a guardarlo. Cazzo quanti ne sono…..almeno 5000 mila, non finiscono mai.

Kravallturisten? Criminali? Non mi sembra proprio!!: facce serie, che sanno quel che fanno:tante ragazze, tanti cappucci neri. Tanta determinazione e voglia di farsi sentire: una comunitá internazionale fatta di curdi, spagnoli italiani, tedeschi che fanno capire a tutta Europa che chi sfrutta non puó fare sempre quello che vuole senza qualcuno che si oppone. Quel sentire collettivo che resiste.

Meno male che non sono subito andato a casa.Nei momenti di sconforto mi ricorderò che esiste ancora una”resistenza”.che non potranno fare di noi quello che vogliono……….che qualcuno è ancora garante della difesa di un identità, di una cultura, di decenni di pratiche e di lotta.È inutile cercare altre strade: Grillo, i PD,il popolo Viola: possono tutti andare bene, come contorno, ma il nucleo è qui, nel movimento, già da 30 anni a questa parte, e oggi, ancora più che mai.

La sinistra non è sparita: è ancora tra tanta gente, nelle piazze, fuori dai partiti.E in queste stradine di Kreuzberg, con le donne col velo affacciate al balcone, oggi, si parla italiano quasi più che tedesco……sono tutti qui

Ma ora basta..si torna a casa.,.prima che sia troppo tardi.

Che bel primo Maggio..non vedo lo ra che venga il prossimo.

La mattina dopo, in S Bahn, si va al lavoro: di fronte a me una ragazza sui 30 anni , elegante col portatile e tutti gli strumenti di telefonia da nuova classe lavoratrice.
Conversa a telefono con gli auricolari:, può sembrare un preparativo per una riunione di lavoro e invece “sai, ieri sera ero a Kreuzberg, quanta gente al corteo Poi sono andata via, appena prima della carica delle guardie”



This entry was posted on Wednesday, January 12th, 2011 at 15:58 and is filed under General. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. Both comments and pings are currently closed.

3 Responses to “Un primo Maggio a Berlino”

  1. Roberta

    …Non ero ancora neppure stata a Berlino..eppure mi sembra , ora, d’averci speso un primo maggio con una guida berlinese con la testa ancora in Italia..

  2. 3Md

    Mi e’ piaciuto molto questo articolo, e leggerlo con delle immagini fresche di Berlino ancora in testa mi fa vibrare di emozioni un po’ di piu’.
    Ci rivedremo presto, comunque. Questo e’ poco ma sicuro.

  3. Carmelo Albanese

    E’ un bellissimo racconto. Non parla soltanto di resistenza politica, ma di resistenza umana. E una grande prova di coraggio e carattere consiste proprio nel ricordo. Nel ricordare. Anche questa è resistenza. Una resistenza diversa che in quello che scrivi diventa uguale alla prima. Resistere al tempo che passa, ai motivi che ci hanno portato via dal Paese dove si nasce. Racconta della libertà. Di come la si cerca e dei sacrifici che a volte ci chiede per raggiungerla. Un abbraccio da Roma