Mein Karneval

È ancora una volta è tempo di Carnevale, a Giugno.

 

Oramai, di Berlino ne parlano tutti. Non c é certo bisogno quindi di raccontare in maniera informativa cosa sia il Carnevale delle culture.

Ci saranno giá decine di blog piú professionali che lo faranno molto meglio. A me piace solo, raccontare un po di sensazioni.

 

E allora,

Si parte, in S Bahn e con la bici, come ogni anno. Si scende a Yorckstrasse in mezzo a una selva di biciclette che se non fosse per la statura dei guidatori, potrebbe sembrare Pechino. Bici di ogni tipo, ma specialmente donne con i sediolini ed i bambini dietro. Pochi metri e giá le transenne, le strade giá chiuse al traffico per le auto. Com é bello andare in bici per le strade senza macchine!!!

Piú si va avanti peró, e piú la folla aumenta. Meglio allora deviare un pochino, anche per cogliere un po le atmosfere intorno.

 

Nei piccoli caffé della Großberenstrasse e avanti al parco di Kreuzberg, ci sono giá i tavoli fuori con la capirhina ed i diversi piatti turchi in offerta. Musiche ad alto volume, dalla tecno a quella tradizionale turca.

 

E poi, la Bergamanstrasse, a poche centinaia di metri dalla sfilata. Caffé pieni, andirivieni unico e giá la prima banda di samba. C´e quel clima da evento collettivo , da sabato nel villaggio nella grande metropoli che rende questi giorni cosí eccitanti. C é tempo per un caffé, per rilassarsi un pochino prima di buttarsi nella mischia della sfilata. E poi via, come al solito in mezzo a tanta gente, a tanti colori, a tante macchine fotografiche alzate in aria.

Lo spettacolo peró per me, quest anno é tutti intorno. È bellissimo guardare ad esempio la gente affacciata alle finestre: le famiglie turche, le vecchie con il velo, ed i gruppi di ragazzi tedeschi che organizzano parties affaciati ai balconi, le ragazze con i piedi scalzi penzolanti dalle finestre.

E poi i locali che organizzano mini parties coinvolgendo in improvvisati balli tutti i passanti a ritmo di musiche balcaniche…e di “pigliate na pastiglia” in  versione tecno.

È bello vedere i capelli delle ragazze africane…chiome incredibili ed é bello vedere la fierezza con cui ogni comunitá va in giro: non solo partecipando alla sfilata ma anche, semplicemente andando a vedere.

 

Poi peró, come sempre, a dominare la scena sono gli ultimi carri, quelli con meno folklore e piú tecno, reggae, electro, seguiti da schiere infinite danzanti: occhiali vintage, corpi seminudi, la tribú danzante della scena Berlinese, grandi spezzoni di corteo: insomma un grande “Rave delle culture”.È bello pensare  che appena qualche ora dopo, il lunedí, si ballerá anche nelle cittá italiane, per festeggiare la rinascita della democrazia, il nuovo vento che soffia. Un energia quindi che collega ancora , come sempre chi é sensibile, tra il carro di Euskadi che passa quasi in silenzio con le musiche tradizionali, la tecno pizzica dei lucani….e intanto il quorum va avanti, e con il quorum, nuove masse critiche che si affacciano piú o meno in maniera dirompente e tanta gente non lo ha ancora capito, ma lo capiranno………….



This entry was posted on Tuesday, June 14th, 2011 at 12:35 and is filed under General. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. Both comments and pings are currently closed.