Tanz in der Mai, il sabato del villaggio

Il 30 Aprile a Berlino, é davvero un giorno speciale. Lo si sente nell aria giá dal pomeriggio; un energia strana, una luce strana nel cielo.

Le metropolitane si popolano di famiglie e di ragazzi e ragazze e signori di una certa etá e signore, vestiti nei modi piú improbabili.

È  Berlino est che esce per le strade, con gli abiti da sera ed i decolté, con quei colori tipici dell est, con quelle borsette colorate strette addosso, quel dialetto pesante che quasi solo ad est si parla, quelle facce giá addolcite dal primo alcool.

Si sta entrando nel mese di Maggio, e si festeggia danzando, nelle balere, nelle discoteche, al Clärchen Ballhaus come alla Kulturbrauerei, come all Eierschale a Treptow, al Kalkscheune

Tanz in der Mai, non é come un sabato qualunque. È il compleanno alla mezzanotte di un mese nuovo, dove si aspetta la vera primavera, le lunghe notti all aperto, il profumo delle strade fiorite, la luce fino a sera tardi seduti a bere bicchieri di vino con le sedie dei bar in mezzo alle strade accompagnati dal ronzio delle zanzare.

Non so da quanto esiste questa tradizione della “Danza nel Maggio” ma mi piace, per l aria che tira, specialmente al tramonto dopo una giornata quasi sempre col sole, con le nuvole rosa all orizzonte  e la prima aria calda che sale dall asfalto.

Anche perché c é un brulicare continuo in ogni quartiere : escono tutti fuori, si preparano a qualcosa.

Naturalmente , é tutta opera delle Valspurge, certo, cos altro sennó??

Il 30 aprile é il giorno della riunione delle streghe, attenzione a stendere i panni fuori: potrebbero rimanere impigliate e poi sono cavoli tuoi!!

Ne parlava giá Göthe delle Valspurge, e dei fuochi.

E infatti, in tanti parchi si accendono i fuochi e ci si balla intorno.

Gli elicotteri che si alzano in cielo, per controllare dall alto che i fuochi non si estendano troppo, contribuiscono a quest aria di attesa, in preparazione del primo Maggio, delle feste e dei soliti scontri.

È chiaro che a Berlino si tratta anche di questo, ormai da 25 anni, ma in questo caso non é per me l aspetto centrale, e ne ho giá parlato in altre occasioni.

L unico legame che mi viene in mente  tra le Valspurghe, gli improbabili decolté delle signore e le loro borsette ben strette, e la festa dei lavoratori, sono i baffi all´ insú  del caro guardiano del museo che piú EST di quello non esiste, che sorride sornione e dice :”ancora un po di lavoro, e poi festeggio anch io: divano, una birretta, il giradischi acceso e un paio di canzoni dei lavoratori.

Sono passati 22 anni, ma il 30 Aprile, a Berlino odora di Est.



This entry was posted on Monday, May 2nd, 2011 at 16:58 and is filed under General. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. Both comments and pings are currently closed.